Il famoso vertice del Consiglio d’Europa è arrivato. Nella nostra città il 21 e 22 giugno si incontrano i capi di stato e i rappresentanti dei governi degli stati membri dell’Unione Europea per discutere di temi connessi alle prospettive economiche e politiche dell’Unione stessa.
Per Firenze è stata l’occasione per rifarsi il trucco grazie ai miliardi ricevuti per l’organizzazione di tale vertice. Sono state riasfaltate le principali strade, ristrutturati alcuni palazzi e risistemate alcune aree del centro storico come la Fortezza da Basso o piazza Duomo. Alle periferie sono toccate le briciole, e non si tratta di un eufemismo. Solo piccoli interventi che hanno il sapore amaro di un contentino.
Ma dalla periferia, non solo quella geografica, si è alzata una voce ed è quella dell’Altro Vertice, momento di incontro e di proposta dell’associazionismo che non si vuole contrapporre al vertice ufficiale, ma che vuole essere di stimolo ai governanti per perseguire una politica centrata sui cittadini che abbia fra le priorità la democrazia, il rispetto dei diritti civili e sociali, la sostenibilità dello sviluppo e la tutela delle minoranze.
Cristiano Lucchi
Pubblicato sul Numero 4 de l’Altracittà giornale della periferia, giugno 1996