C’è chi lo ama e chi lo odia. Questo vecchio bus è al centro di una polemica, in particolare fra gli abitanti di via Liguria. Da una parte i cittadini che hanno a disposizione un servizio in più e il gruppo di volontari che segue l’attività. Dall’altra chi vede il bus come un affronto alla dignità di chi vive nel quartiere, perché antiestetico, brutto alla vista e comunque un’attività del prete.
Quest’ultimo gruppo di persone, per fortuna non sono molte, osteggia la presenza del bus screditandolo in tutti i modi. Inoltre strumentalizza gli atti vandalici e i furti che avvengono sull’autobus indicandoli come la prova che sarebbe meglio eliminarlo. La raccolta di roba usata, che molto spesso viene “gettata” quando è in condizione ancora più che dignitosa, assume molti significati in positivo per diversi motivi. Proverò ad elencarli.
- La raccolta di materiale riciclabile oltre che essere uno strumento di formazione a modelli di sviluppo responsabili, può rivestire un’importante fonte di autofinanziamento e di salvaguardia del territorio.
- L’autobus ha colto l’obiettivo di stanare da casa molte persone che così riescono a mettere a disposizione il loro tempo per gli altri e insieme ad avere un ruolo sociale all’interno del quartiere. Alcune persone riescono a risparmiare dei soldi acquistando roba usata.
- Non occorre essere indigenti per capire che è assurdo pagare anche 150mila lire per un paio di jeans quando è possibile trovarli a 10.000. E se ci sono toppe e buchi è addirittura salva anche la moda.
- Questo progetto ha il merito di far riflettere le persone e di abituarle ad una cultura del non spreco e del riutilizzo delle cose usate. Questo è molto importante in una società consumistica come la nostra.
- L’esperienza maturata in questi mesi vuole allargarsi al resto della città, soprattutto per quanto riguarda la vendita degli oggetti prodotti dai vari laboratori sociali fiorentini.
Un gruppo di ragazzi sta programmando di ridipingere il bus con dei disegni colorati fatti con la bomboletta spray per coprire la brutta vernice arancione del bus. Chiunque voglia dare delle indicazioni sui contenuti dei disegni stessi lo può fare contattando l’associazione Il Muretto.
Cristiano Lucchi
Pubblicato sul Numero 3, Anno II, de l’Altracittà giornale della periferia, marzo 1997