“Il diritto alla riservatezza dei navigatori viene prima di ogni cosa. Certo, la riservatezza del singolo non vale quando entra in conflitto con l’interesse pubblico generale. Ma resta più forte di fronte anche ‘ai diritti economici’ individuali.”
Una bella frase, davvero. Gettata in faccia dal garante della privacy agli spioni del web, assoldati dalle major, che negli ultimi mesi hanno pedinato milioni di italiani che si scambiano file on line.