C’è Sindaco e sindaco


Nel momento della scomparsa della piccola Kataleya, sequestrata mentre viveva nell’ex Hotel Astor occupato a Novoli, il dibattito si è orientato immediatamente sulla negazione del diritto all’abitare per chi, per mille motivi (economici e mancanza di documenti su tutti), non ha modo di accedere al “mercato” della casa. L’albergo è stato subito sgomberato dalle forze dell’ordine ed è partita una campagna per “bonificare” le proprietà private occupate, come se il rapimento di Kata fosse colpa dello status delle quattro mura dove risiedeva. In spregio all’articolo 42 della Costituzione che ha il merito di temperare le funzioni della proprietà privata quando afferma che: “è riconosciuta dalla legge che ne determina i limiti allo scopo di assicurarne la funzione sociale e di renderla accessibile a tutti”.

Questo dettato costituzionale permise al sindaco Giorgio La Pira, nel lontano 1953, di requisire gli spazi della Vetreria Corsi dopo aver registrato la “gravissima carenza degli alloggi” e le migliaia di senza casa privi dei “mezzi per pagare un fitto anche per una sola camera”.

Settant’anni dopo, presenziando fieramente lo sgombero dell’ex Astor, il sindaco Dario Nardella non ha esitato a schierarsi. “La mia amministrazione ha fatto 62 sgomberi,uno ogni 50 giorni. La nostra posizione è chiara, non c’è accoglienza senza legalità”. Ma cosa intende per legalità? Con chi si schiera il signor sindaco? Coi poveri o con chi contribuisce a rendere più povero chi vive, lavora, abita a Firenze?

Nelle stesse ore della“pulizia” dell’hotel, il sindaco ha infatti cancellato la possibilità di indire un referendum sull’urbanistica– ne abbiamo scritto nei mesi scorsi – utile a fermare la speculazione e la rendita nel mercato immobiliare. Una consultazione che avrebbe permesso ai fiorentini di esprimersi contro, o a favore, di un modello di città che, a partire dagli studentati di lusso e da una gentrificazione spinta, utile solo ai ricchi, sta con una rapidità inusitata trasformando in peggio Firenze.

da Resistenze, rubrica di Fuori Binario del 1 Luglio 2023