Sotto scacco

Scrivevamo nell’estate del 2023 che “le cronache riportano casi di abusi, violenze, soprusi compiuti da uomini e donne in divisa […] le vittime predilette sono persone considerate marginali: stranieri poveri, senza casa, irregolari vari”. È passato più di un anno e se ne è accorta anche la Commissione europea contro il razzismo e l’intolleranza (ECRI). Nel suo ultimo rapporto dà conto delle raccolta di “molte testimonianze sulla profilazione razziale da parte delle forze dell’ordine in particolare verso la comunità Rom e le persone di origine africana” e che le autorità non sembrano “essere consapevoli dell’entità del problema, e non considerano la profilazione razziale come una forma di potenziale razzismo istituzionale”.

Chiede pertanto al governo italiano “di individuare e affrontare qualsiasi pratica di profilazione razziale da parte delle forze dell’ordine”. Quando si instaura un regime sono sempre i paria, i più deboli, gli esclusi a pagarne per primi le conseguenze. Il governo di Giorgia Meloni sta agendo con molta scioltezza proprio in questa direzione: dal decreto sicurezza 1660 alle riforme istituzionali, dai naufragi celati alla pantomima albanese, dalle dozzine di morti in carcere allo smantellamento dei diritti costituzionali.

Cosa serve ancora per una seria e diffusa opposizione culturale, sociale e politica?

da Resistenze, rubrica di Fuori Binario del 1 Novembre 2024