Per un buon 2025

Dopo tre anni e mezzo di lotte il Collettivo e le Rsu ex-Gkn sono riuscite a far approvare una legge regionale sui consorzi di sviluppo industriale. Norme innovative che permetteranno anche l’esproprio degli stabilimenti la cui proprietà si rifiuta di reindustrializzare, puntando all’ennesima speculazione edilizia. Era l’ora, si tratta della mera applicazione dell’articolo 42 della Costituzione: “La proprietà privata può essere […] espropriata per motivi d’interesse generale”.

La cosa più intrigante dal nostro punto di vista è che questa legge vede la luce semplicemente perché la politica, dopo le iniziali esitazioni, non è potuta sfuggire alla pressione popolare promossa dal Collettivo, al rullare esplosivo dei tamburi nelle stanze istituzionali, ai movimenti solidali alla lotta, alle tante iniziative di sostegno alla vertenza: 40.000 persone nelle strade di Firenze all’indomani dei licenziamenti e poi altre migliaia a presidi, a manifestazioni, spettacoli teatrali, festival di letteratura working class. Una miriade di articoli, inchieste, servizi giornalistici e libri ha acceso un faro sull’impegno e le analisi degli operai, creando una narrazione che ha costretto la politica, per una volta, a stare dalla parte giusta.

Grazie, operai ex Gkn, il vostro invito alla convergenza contro la speculazione finanz-capitalista e i vizi delle amministrazioni ha dato i primi frutti. A noi resta una grande lezione: in politica le ragioni dei migliori possono avere speranza solo se i migliori agiscono concretamente con trasparenza, costanza e serietà. La luce in fondo al tunnel è ancora lontana, ma per un 2025 in cui si avverino i nostri desideri di giustizia sociale abbiamo una strada tracciata da seguire.

da Resistenze, rubrica di Fuori Binario del 1 Gennaio 2025