“Per un comunismo della cura”, intervista a Gian Andrea Franchi

L’intervista fatta per Fuori Binario, perUnaltracittà / La Città invisibile e per la Comunità delle Piagge, si concentra sull’ultimo libro pubblicato da Gian Andrea Franchi: “Per un comunismo della cura“, in cui si indaga il rapporto di cura, inteso nella sua forma più ampia e radicale di ricerca di sé nell’altro e dell’altro in sé, che appare come il passaggio esperienziale per la costruzione dal basso di forme comunitarie. Gian Andrea Franchi è un filosofo e attivista che vive a Trieste dove si dedica alla difesa dei diritti dei migranti. Insieme alla sua compagna Lorena Fornasir ha fondato “Linea d’Ombra”, un’associazione di volontariato che assiste, nell’indifferenza dei più, i migranti in transito a Trieste lungo la Rotta balcanica. Il loro impegno con “Linea d’Ombra” si concretizza nell’accoglienza e nel supporto ai migranti, offrendo loro beni di prima necessità e assistenza medica di base. Il simbolo di questa resistenza è il gesto, molto concreto, del lavaggio e della cura dei piedi delle persone che arrivano in piazza. Gian Andrea è anche però autore di diversi libri tra cui “Il diritto di Antigone. Appunti per una filosofia politica a partire dai corpi migranti”, in cui approfondisce temi legati alla filosofia politica e ai diritti delle persone che migrano. La seconda parte di quel lavoro “Per un comunismo della cura” è uscita nel febbraio del 2025 per la casa editrice Derive&Approdi in cui Andrea ragiona sull’importanza della cura reciproca come base per una società più giusta.