Due grandi viaggiatori: l’uno straniero, Armin Greder, svizzero di nascita, australiano per adozione e peruviano per scelta, e l’altro italiano, Goffredo Fofi, che l’Italia la abita e la perlustra in lungo e in largo da molti anni.
Due sguardi – l’uno esterno, straniero per l’appunto, e l’altro interno e partecipe – e due linguaggi diversi – quello delle parole e quello delle figure – che si incrociano, si scontrano e si incontrano, per consegnarci un ritratto lucido del nostro paese, tutt’altro che consolante. Un abbecedario molto particolare che tuttavia può servirci per imparare a leggere l’Italia di questo tempo.
E a leggerci, come siamo e come non vorremmo essere. Dalla A di Adriatico alla Z di Zombie, 26 lettere, ma le definizioni si sono moltiplicate e molte di più ne sarebbero servite di quante ne ha potuto contenere questo libro. Fra queste, non sono molte le parole e le figure positive. E allora? E allora provate voi a metterci una parola buona.
Anzi, proviamoci tutti. Insieme. Buona lettura.
Dall’introduzione di “Italia A/Z. L’Italia in 26 lettere e 45 parole” di Goffredo Fofi con illustrazioni di Armin Greder, Orecchio Acerbo Editore.
Qui l’anteprima del bellissimo libro