Il governo ha deciso di anticipare il centenario delle “leggi fascistissime”, approvate nel biennio 1925/26, che segnarono l’inizio del Ventennio mussoliniano. Il ddl sicurezza approvato alla Camera il 18 settembre introduce il reato di resistenza passiva, una norma “anti-Gandhi” che criminalizza la nonviolenza.
Il pensiero va subito a chi viene recluso in carcere o nei centri migranti in condizioni disumane e si cuce le labbra per protestare, chi occupa una strada per lanciare l’allarme sull’emergenza climatica, chi difende una famiglia sfrattata opponendo il proprio corpo disarmato, chi contesta le grandi opere marciando nelle valli. Rischieranno tutti fino a 5 anni di carcere. La norma definita “anti-Rom” permette di carcerare le madri con neonati o in attesa. Quella “anti-poveri” condanna fino a 7 anni chi è senza dimora e occupa uno stabile abbandonato.
Si proteggono le imprese che violano i diritti dei lavoratori, i costruttori di grandi opere, i proprietari di edifici in stato di abbandono. Mentre il governo si mette al riparo dal dissenso.
La maggioranza meloniana – repressiva ed autoritaria – approva inoltre l’autonomia differenziata che aumenterà le diseguaglianze tra ricchi e poveri, si rifiuta di dare la cittadinanza alle persone considerate “straniere”, continua a sostenere paesi colpevoli di genocidio o che rischiano di portarci alla distruzione nucleare. Potremmo proseguire per ore, anzi proseguiamo nelle pagine interne dove trovate diffusa una cultura dei diritti, dell’eguaglianza, del rispetto e della pace. Finché potremo continueremo a farlo, ma abbiamo bisogno di tutti voi che ci leggete e apprezzate in questo momento difficile per le casse della nostra associazione. A pagina 3 tutti i dettagli.
da Resistenze, rubrica di Fuori Binario del 1 Ottobre 2024