Sta per uscire il secondo Atlante civile che ho curato con Gianni Sinni per Nuovi Mondi: “L’inganno energetico. Dati e figure per comprendere come cambiare rotta“. Esce a sei mesi dall’”Autopsia della politica Italiana” e sarà presentato presso lo stand dell’editore al Salone Internazionale del Libro che si terrà a Torino dal 10 al 14 […]
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Green Geek, l’associazione per il wifi libero: “Internet deve essere un diritto”
Se il governo è totalmente privo della cultura dell’open source, della banda larga come opportunità di crescita, del concetto della gratuità e di quello della condivisione ci pensano i cittadini (anche qui) ad auto organizzarsi e a mettere su una rete senza fili gratuita per le strade delle nostre città. Ecco il racconto di Eleonora […]
Censura. Ecco come la politica di oggi ci nasconde le cose.
Marco Filoni ha intervistato per il Venerdì Umberto Eco sulle nuove modalità di censura. Ecco il testo.
Taci, infame! Storie di giornalisti liberi ai tempi della mafia (cioè oggi)
Se i giornalisti non lavorano per il governo e magari raccontano le commistioni tra politica e mafia rischiano la vita. Succede naturalmente in Italia, in quel Sud permeato dal malaffare e dalla connivenza, troppe volte omertosa, con camorra, mafia, n’drangheta, sacra corona unita. Lavorano in piccole testate locali, come in passato facevano Peppino Impastato o Mauro […]
“Troppa” libertà di stampa!?!
“In Italia c’è troppa libertà di stampa”. Lo ha detto Berlusconi. Ma che si misura a chili? O c’è o non c’è. Punto. E infatti per Reporters sans Frontières posiziona il nostro paese al 49° posato nella classifica mondiale sulla libertà di espressione, ultima tra i paesi di democrazia avanzata.
La pistola fumante del rapporto tra Berlusconi e Minzolini.
La pistola fumante del rapporto tra Berlusconi e Minzolini. In attesa delle intercettazioni ecco lo scoop del Fatto Quotidiano.
Il ministro delle Forze Armate mena un giornalista. Succede in Italia
E’ un’immagine inquietante, quella del ministro della difesa La Russa che scaraventa fuori da una conferenza stampa il giornalista Carlomagno. La colpa? Aver fatto delle domande non gradite al generalissimo Silvio Berlusconi, ormai diventato Caimano.